domenica 3 marzo 2013

Corso di aggiornamento : Esperienze di fede alle Queerce di Mamre: l'accoglienza di Abramo, il riso di Sara

Oggi, domenica 3 marzo 2013 all'abbazia Benedettina di Praglia il prof. Don Roberto Ravazzolo ha intrattenuto un buon numero di insegnanti di religione commentando Genesi 18, 1-15.

1 Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. 2 Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, 3 dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo. 4 Si vada a prendere un po' di acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero. 5 Permettete che vada a prendere un boccone di pane e rinfrancatevi il cuore; dopo, potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto».6 Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce». 7 All'armento corse lui stesso, Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. 8 Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Così, mentr'egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono.9 Poi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». 10 Il Signore riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio». Intanto Sara stava ad ascoltare all'ingresso della tenda ed era dietro di lui. 11 Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. 12 Allora Sara rise dentro di sé e disse: «Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!». 13 Ma il Signore disse ad Abramo: «Perché Sara ha riso dicendo: Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia? 14 C'è forse qualche cosa impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te alla stessa data e Sara avrà un figlio». 15 Allora Sara negò: «Non ho riso!», perché aveva paura; ma quegli disse: «Sì, hai proprio riso».



Al termine della messa Don Roberto Ravazzolo ci ha regalato una preghiera di Giulio Bevilacqua 

<< Credo in Dio e credo nell'uomo, quale immagine di Dio.
credo nella vita come dono e come durata,
come possibilità illimitata di elevazione.
non prestito effimero dominato dalla morte.

Credo nella gioia: la gioia di ogni stagione,
di ogni tappa, di ogni aurora, di ogni tramonto, di ogni volto,
di ogni raggio di luce che parta dal cervello, dai sensi, dal cuore.
Credo nel dovere di servire il bene comune perchè giustizia,
libertà e pace siano a fondamento della vita sociale.

Credo in me stesso, nella capacità che Dio mi ha conferito,
perchè possa sperimentare la più grande fra le gioie,
che è quella del donare e del donarsi.

In questa fede voglio vivere, per questa fede voglio lottare
e con questa fede voglio addormentarmi in attesa del grande, gioioso risveglio.



Per chi volesse scaricare l'immagine in bianco e nero per utilizzarla in classe 









Nessun commento:

Post in evidenza

DOVE ANDARE A NATALE?

Dove andiamo di solito a Natale? Un vecchio proverbio diceva "Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi". Natale con i tuoi per risc...